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Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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Ricerca di Testa di Porco e di The Hog's Head


   ‘Non è mica una cosa tanto strana, di gente bizzarra ce n'è tanta al pub della "Testa di Porco", giù al villaggio. Poteva essere un trafficante di draghi, no? Comunque, in faccia non l'ho mai visto, si è sempre tenuto il cappuccio’.
La botola (Cap. 16 Harry Potter 1)

    «Oh… no» disse Hermione, riemergendo dalle sue fantasticherie, «no, è sempre pieno e c’è troppo rumore. Ho detto agli altri di incontrarci alla Testa di Porco, l’altro pub, non è nella via principale. È un po’… come dire… equivoco… ma gli studenti di solito non ci vanno, perciò non credo che saremo spiati».
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5)

    Non era affatto come i Tre Manici di Scopa, la cui ampia sala dava un’impressione di calore e pulizia. La Testa di Porco era un locale piccolo, angusto e molto sporco, con un forte odore di qualcosa che poteva essere capra. Le finestre a bovindo erano così incrostate che ben poca luce filtrava nella stanza, illuminata da mozziconi di candela piantati su rozzi tavoli di legno. Il pavimento sembrava a prima vista fatto di terra battuta, ma quando Harry fece il primo passo si rese conto che c’era pietra sotto quello che doveva essere sudiciume accumulato da secoli.
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5)

    Harry ricordò che Hagrid aveva nominato quel pub al primo anno: «C’è tanta gente bizzarra, alla Testa di Porco» aveva detto, spiegando come aveva vinto un uovo di drago a uno sconosciuto incappucciato. All’epoca Harry si era chiesto come mai Hagrid non avesse trovato strano che lo sconosciuto fosse rimasto a viso coperto durante il loro incontro; ma vide che nascondere la faccia andava di moda, alla Testa di Porco. Al bancone c’era un uomo con la testa completamente avvolta in sporche bende grigie, che riusciva comunque a ingollare infiniti bicchieri di una sostanza fumante e incandescente attraverso una fessura all’altezza della bocca; due figure incappucciate sedevano a un tavolo accanto a una finestra: Harry avrebbe detto che erano Dissennatori, se non fosse stato per il loro forte accento dello Yorkshire; e in un angolo in ombra accanto al camino sedeva una strega coperta da capo a piedi da un fitto velo nero. Si distingueva solo la punta del suo naso, che formava una piccola protuberanza nel velo.
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5)

    «La Umbridge è più bassa» disse piano. «E comunque, se anche la Umbridge venisse qui non potrebbe fare nulla per fermarci, Harry. Ho controllato e ricontrollato il regolamento della scuola, non stiamo violando nulla; ho chiesto al professor Vitious se agli studenti fosse permesso venire alla Testa di Porco e lui mi ha detto di sì, anche se mi ha raccomandato caldamente di portarci i bicchieri. E ho controllato tutto il possibile sui gruppi di studio e di lavoro, e stiamo senza dubbio rispettando le regole. Credo solo che non sia il caso di sbandierare quello che facciamo».
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5)


    «Be’, direi che è andata abbastanza bene» disse allegra Hermione qualche istante dopo, mentre usciva dalla Testa di Porco con Harry e Ron. I due reggevano ancora le loro Burrobirre.
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5)

    «Lo dico a Michael» fece Ginny spazientita, alzandosi dalla panca, «quello scemo…» e corse al tavolo di Corvonero; Harry la seguì con lo sguardo. Cho era seduta accanto all’amica dai capelli ricci che aveva portato con sé alla Testa di Porco. L’avviso della Umbridge l’avrebbe spaventata al punto da non farla venire più alle riunioni?
Decreto Didattico Numero Ventiquattro (Cap. 17 Harry Potter 5)

    «Dovreste scegliere i vostri luoghi di riunione con più cura» rispose Sirius, con un sorriso ancora più largo. «La Testa di Porco, ma andiamo».
Decreto Didattico Numero Ventiquattro (Cap. 17 Harry Potter 5)

    «Quello era Mundungus?» Harry era sbalordito. «E che cosa ci faceva alla Testa di Porco
Decreto Didattico Numero Ventiquattro (Cap. 17 Harry Potter 5)

    «È stato bandito dalla Testa di Porco vent’anni fa» spiegò Sirius, «e quel barista ha la memoria lunga. Abbiamo perso il Mantello dell’Invisibilità di scorta che aveva Moody quando Sturgis è stato arrestato, così ultimamente Dung si veste spesso da strega… Comunque, prima di tutto, Ron… ho promesso a tua madre di riferirti un messaggio».
Decreto Didattico Numero Ventiquattro (Cap. 17 Harry Potter 5)

    Insieme a Ron avevano passato la maggior parte del giorno a rintracciare i firmatari dell’elenco per comunicare loro il luogo dell’appuntamento. Con un certo disappunto di Harry, fu Ginny a trovare per prima Cho Chang e la sua amica; comunque, alla fine della cena Harry era sicuro che l’informazione fosse stata trasmessa a tutte le venticinque persone che si erano presentate alla Testa di Porco.
L'esercito di Silente (Cap. 18 Harry Potter 5)

    Stavano attraversando Hogsmeade, coperta di neve. Harry intravide la Testa di Porco in fondo alla sua stradina laterale, l’insegna con la testa di cinghiale mozzata che cigolava nel vento freddo, mentre la neve cadeva sul grande parabrezza dell’autobus. Alla fine si fermarono davanti ai cancelli di Hogwarts.
Occlumanzia (Cap. 24 Harry Potter 5)

    «Come ricorderà, Ministro, in ottobre le avevo spedito un rapporto per riferirle di un incontro fra Potter e alcuni suoi amici alla Testa di Porco a Hogsmeade…»
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5)

    Harry lo fissò. Non riusciva a capire come il Preside potesse sperare di tirarlo fuori dai guai; se Willy Widdershins aveva davvero sentito tutto quello che era stato detto alla Testa di Porco, per lui non c’era scampo.
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5)

    «Oho!» esclamò Caramell, oscillando di nuovo sulla punta dei piedi. «Sì, sentiamo la tua ultima trovata per salvare il collo a Potter! Avanti, Silente, va’ avanti… Willy Widdershins ha mentito, no? O forse quello alla Testa di Porco era il gemello di Potter? O magari è la solita spiegazione semplice semplice che coinvolge un viaggio nel tempo, un morto che torna in vita e un paio di Dissennatori invisibili?»
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5)


    «Non intendo negare — e nemmeno, ne sono sicuro, lo negherà Harry — che quel giorno si trovava alla Testa di Porco allo scopo di reclutare studenti per formare un gruppo di Difesa contro le Arti Oscure. Mi limito a farti notare che Dolores sbaglia affermando che un gruppo del genere fosse all’epoca illegale. Se ben ricordi, il Decreto Ministeriale che bandiva tutte le associazioni di studenti è entrato in vigore solo due giorni dopo quell’incontro, perciò al momento Harry non stava infrangendo un bel niente».
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5)

    «Be’… no!» singhiozzò Hermione. «Abbiamo provato al Paiolo Magico e ai Tre Manici di Scopa e anche alla Testa di Porco…»
Fuori dal camino (Cap. 32 Harry Potter 5)

    «Io. L’ho ascoltata una fredda, umida sera di sedici anni fa, in una stanza sopra la Testa di Porco. Ero lì per incontrare un aspirante alla cattedra di Divinazione, anche se tutto sommato avrei preferito cancellare quella materia dai nostri programmi. Comunque, la candidata era la propronipote di una Veggente molto famosa e molto dotata, perciò mi parve educato incontrarla. È stata una delusione. Non ho trovato in lei la minima traccia del dono. Così le dissi — cortesemente, mi auguro — che non mi sembrava adatta a occupare quel posto e mi voltai per andarmene».
La profezia perduta (Cap. 37 Harry Potter 5)

    «Sì, in effetti sarebbe stato logico» disse Silente, «ma il fatto è che le sue informazioni sulla profezia erano incomplete. La Testa di Porco, che Sibilla aveva scelto perché costava poco, ha sempre attratto una clientela più… come dire?… interessante dei Tre Manici di Scopa. Come anche tu e i tuoi amici avete scoperto a vostre spese, è un posto dove non si è mai al sicuro da orecchie indiscrete. Naturalmente, quando avevo fissato l’incontro con Sibilla Cooman, non potevo immaginare che avrei sentito qualcosa d’importante. Ma ho — abbiamo — avuto un colpo di fortuna: l’ascoltatore indesiderato è stato individuato e buttato fuori quando Sibilla aveva appena cominciato a declamare la profezia».
La profezia perduta (Cap. 37 Harry Potter 5)

    Si rimboccarono di nuovo le sciarpe sulle facce e uscirono dal negozio di dolci. Il vento era tagliente come un coltello affilato dopo il calore zuccherino di Mielandia. La strada non era molto affollata; nessuno si fermava a chiacchierare, tutti correvano verso le loro destinazioni. Facevano eccezione due individui un po’ più avanti, fuori dai Tre Manici di Scopa. Uno era molto alto e magro; attraverso le lenti coperte di pioggia Harry riconobbe il barista che lavorava nell’altro pub di Hogsmeade, la Testa di Porco. Quando i ragazzi si avvicinarono, il barista avvolse più stretto il mantello attorno al collo e se ne andò lasciando l’uomo più basso ad armeggiare con qualcosa che teneva in braccio. Erano a pochi metri da lui quando Harry lo riconobbe.
Argento e Opali (Cap. 12 Harry Potter 6)

    «Allora se dovessi andare alla Testa di Porco adesso, non ne troverei un gruppo — Nott, Rosier, Mulciber, Dolohov — in attesa del tuo ritorno? Amici fedeli davvero, per viaggiare fin qui con te in una notte di neve solo per augurarti buona fortuna, mentre tu cerchi un posto da insegnante».
La richiesta di Lord Voldemort (Cap. 20 Harry Potter 6)

    «Ricordo bene il primo incontro con Silente» continuò la Cooman con voce gutturale. «Rimase molto colpito, è naturale, molto colpito… Alloggiavo alla Testa di Porco, che non consiglio, fra parentesi — certe pulci, caro ragazzo — ma avevo poco denaro. Silente mi fece la cortesia di venirmi a trovare nella mia stanza alla locanda. Mi interrogò… devo confessare che all’inizio credetti che fosse maldisposto nei confronti della Divinazione… e ricordo che mi sentivo un po’ strana, non avevo mangiato granché, quel giorno… Ma poi…»
La veggente spiata (Cap. 25 Harry Potter 6)

    «Che vado a bere qualcosa a Hogsmeade» rispose Silente in tono leggero. «Vado spesso da Rosmerta, oppure faccio visita alla Testa di Porco… o così pare. È un modo come un altro per coprire la mia vera destinazione».
La veggente spiata (Cap. 25 Harry Potter 6)

    «Buonasera, Rosmerta, buonasera… perdonami, sto andando alla Testa di Porco… Non avertene a male, ma stasera preferisco un’atmosfera più tranquilla…»
La veggente spiata (Cap. 25 Harry Potter 6)

    Un minuto dopo voltavano l’angolo per entrare nella stradina laterale dove l’insegna della Testa di Porco cigolava piano, anche se non c’era vento. A differenza dei Tre Manici di Scopa, il pub sembrava assolutamente vuoto.
La veggente spiata (Cap. 25 Harry Potter 6)


    Uno straordinario assortimento di persone aveva già preso posto: sciatti ed eleganti, vecchi e giovani. Harry non ne riconobbe la gran parte, ma alcuni sì, compresi i membri dell’Ordine della Fenice: Kingsley Shacklebolt, Malocchio Moody, Tonks dai capelli tornati miracolosamente di un accesissimo rosa, Remus Lupin, mano nella mano con lei, i signori Weasley, Bill sorretto da Fleur e seguito da Fred e George, che indossavano giacche di pelle di drago nera. Poi c’erano Madame Maxime, che occupava da sola due sedie e mezzo, Tom, il padrone del Paiolo Magico, Arabella Figg, la vicina Maganò di Harry, la villosa bassista del gruppo magico le Sorelle Stravagarie, Ernie Urto, autista del Nottetempo, Madama McClan del negozio di vestiti di Diagon Alley, e alcune persone che Harry conosceva solo di vista, come il barista della Testa di Porco e la strega che spingeva il carrello dell’Espresso per Hogwarts. C’erano anche i fantasmi del castello, appena visibili alla splendente luce del sole, riconoscibili solo quando si muovevano, tremando evanescenti nell’aria luminosa.
La tomba bianca (Cap. 30 Harry Potter 6)

   Harry non aveva idea di dove fossero, ma alla luce esitante di una sola candela riconobbe il sudicio pavimento coperto di segatura della Testa di Porco. Corsero dietro il banco, oltre una seconda porta che conduceva a una traballante scala di legno, e salirono più veloci che poterono. Arrivarono in un salotto con un tappeto liso e un piccolo camino, sopra il quale era appeso un grande ritratto a olio di una ragazza bionda che guardava la stanza con una sorta di vacua dolcezza.
Lo specchio mancante (Cap. 28 Harry Potter 7)

   Dalla strada giungevano delle urla. Ancora avvolti nel Mantello dell'Invisibilità, i tre strisciarono verso la finestra velata di sporco e guardarono giù. Il loro salvatore, che Harry riconobbe come il barista della Testa di Porco, era l'unico a capo scoperto.
Lo specchio mancante (Cap. 28 Harry Potter 7)

   «Un modo c'È» ribatté Harry, e le spiegò del passaggio che portava alla Testa di Porco.
Il congedo di Severus Piton (Cap. 30 Harry Potter 7)

   «Lo so, professoressa, ma se Voldemort e i Mangiamorte si concentreranno sui confini della scuola, non si occuperanno di chi si Smaterializza dalla Testa di Porco».
Il congedo di Severus Piton (Cap. 30 Harry Potter 7)

   «Bene» si arrese, fissando l'ingresso del passaggio che tornava alla Testa di Porco. «Allora vi saluto, e...»
Il congedo di Severus Piton (Cap. 30 Harry Potter 7)

   «Per quello che ne sappiamo» rispose Harry. «C'È ancora gente nel passaggio per la Testa di Porco
La battaglia di Hogwarts (Cap. 31 Harry Potter 7)